Il parquet in bamboo

Resistente, bello, stabile, duraturo ed ecosostenibile; ecco le principali caratteristiche del parquet in bamboo, materiale sempre più apprezzato e popolare fra interior designer, architetti e costruttori.

Il bamboo, arbusto sempre verde della famiglia delle Graminacee, ha una crescita molto vigorosa e un’altezza che può variare dai pochi centrimento ed arrivare fino a 40 metri.


Ne esistono 75 generi e oltre 1200 specie ed è diffuso in tutto il mondo.





Le radici, rizomi che si sviluppano per molti metri in profondità, danno stabilità alla pianta, mentre i fusti, robusti, flessibili e leggeri, ne permettono l’utilizzo in molti campi da quello artigianale a quello dei mobili, dal tessile alla realizzazione di parquet.

La pianta utilizzata per il parquet è la Phyllostanchys, specie proveniente per lo più dalle zone tropicali dell’Asia e con la caratteristica principale di espandersi molto rapidamente e si rigenera senza necessità di essere ripiantata e non richiede uso di fertilizzanti o antiparassitari.
Vengono comunque fatti passare 4/5 anni prima che la pianta sia pronta per essere tagliata e il bamboo trasformato in un pavimento resistente e di alta qualità.
Le modalità e i luoghi di raccolta sono essenziali per realizzare un pavimento perfetto in qualità e resistenza.

Il processo di lavorazione varia a seconda della tipologia di parquet che si vuole ottenere, mentre rimane identica la fase iniziale dove i fusti vengono decorticati internamente ed esternamente con la riduzione in asticelle, che verranno in seguito assemblate in maniera diversa in base al parquet che si vuole fabbricare.

Dopo questa fase le asticelle di bamboo possono essere lasciate nel loro colore naturale, ossia un giallino chiaro, oppure essere trattate col calore per ottenere una colorazione più scura, simile al color noce.

Sul mercato sono presenti tre tipologie di parquet, ossia verticale, orizzontale e pressato.
Per ottenere le prime due la lavorazione è simile: si eliminano alcuni millimetri esterni ed interni dalle asticelle e viene utilizzata solo la parte centrale, in modo da avere un'incollatura perfetta.
Questa operazione è assolutamente necessaria, perché le zone interne ed esterne laterali delle asticelle sono poco adatte al trattamento con colla e finitura. Se le asticelle sono incollate verticalmente rispetto al piano di appoggio si ha il parquet verticale, se incollate invece parallelamente al piano di appoggio, il parquet è orizzontale.
Per il bamboo pressato si utilizzano invece le parti che per la loro sottigliezza non sono adatte per la realizzazione delle altre due tipologie di parquet. Queste parti vengono pressate ed incollate e successivamente il materiale viene essiccato a temperatura costante e in posti ventilati. Il processo di essiccazione dura parecchie settimane per garantire un materiale indeformabile, resistente, senza bolle d'aria all'interno.


Nelle versioni di parquet prefiniti, elemento molto rilevante è la finitura, che avviene applicando degli strati di vernice da un numero minimo di 5 ad un massimo di 7. Solo così, il parquet è garantito a vita, ecologico, raffinato, sicuro.




Il parquet in bamboo riesce quindi a contraddistinguersi rispetto ai soliti parquet di legno grazie alla sua superficie estremamente dura, all'elevata resistenza e solidità, ed a rigonfiamenti e ritiri di molto inferiori al legno tradizionale. Inoltre è facile da mantenere, poiché richiede meno cura del legno tradizionale e non è richiesta inceratura per la manutenzione.

Le tre tipologie rispondo a tre stili diversi: l'orizzontale ha un sapore esotico, il verticale ha un aspetto simile ad un legno tradizionale, mentre il pressato è del tutto simile al classico parquet in legno a cui siamo abituati.


Un’azienda specializzata nella produzione e vendita di parquet in bamboo di alta qualità è Armoni Floor. 

Commenti

Post più popolari